lunedì 29 agosto 2011

GT5: La più grande bugia dell'anno?

Uscito già da un pò, il presunto sim racer di Polyphony Digital ha fatto felice molti possessori di PS3.
Il gioco è davvero ricco di contenuti, al punto di essere un punto di riferimento in questo senso. Un catalogo macchine davvero imponente si accompagna a tante modalità di gioco, possibilità di tuning delle stesse e tanto altro.
Il comparto tecnico è quasi ineccepibile; apparte pochi trascurabili difetti, rappresenta senza dubbio uno dei picchi massimi raggiunti da questa generazione di Console.
Il titolo è di per se molto divertente ed impegnativo da giocare;ogni curva affrontata ed ogni sorpasso rappresenta una sfida non indifferente, con conseguente senso di soddisfazione per la riuscita dell'impresa.

Tutto perfetto quindi? Come si evince dal titolo del post, non proprio...
Il muro di difficoltà ed impegno richiesto sono un pò una tela sulla quale gli sviluppatori del gioco hanno dipinto l'illusione del realismo.
GT5 è stato proposto a più ripreso come vero e proprio sim-racer e grazie alle caratteristiche del gameplay, tale definizione è stata accettata dalla maggioranza dei suoi utilizzatori.


La verità è però un pò fastidiosa: GT5, pur nella sua complessità, non è un simulatore.


Giocato da un qualsiasi pilota virtuale, abituato a quelli che sono i veri simulatori di guida, la differenza salta all'occhio  piuttosto rapidamente. Nemmeno metà giro pista con una qualsiasi vettura di classe media e ci si rende conto di come tutto sia messo in modo da simulare una simulazione


Di questo si tratta, un titolo che prende una fisica molto basilare e impartisce una serie di reazioni del veicolo in base alle circostanze, applicando quella che più si addice al momento. Alcuni comportamenti della vettura partono in ritardo rispetto a quando dovrebbero, specialmente i sovrasterzi. Le frenate sembra abbiano una soglia di threshold predefinita, oltre la quale parte l'effetto di perdita aderenza che normalmente si ha quando avviene il bloccaggio delle ruote: l'effetto c'è, ma è poco credibile e parte in momenti in cui proprio non dovebbe.


Ciò che rende un simulatore di guida tale sono vari fattori, uno dei più importanti è il weight transfer, ovvero la gestione del peso della macchina, elemento necessario per affrontare bene una curva. Il weight transfer rappresenta il livello di conoscenza che un pilota ha del proprio mezzo, essendo in grado di sfruttarlo per migliorare l'aderenza o lanciare la macchina in derapate controllate. In GT5 esiste un abbozzo di ciò, ma di nuovo sa molto di posticcio e sembra fatto per dire a se stesso di essere realistico, senza però riuscire ad esserlo davvero.


Tutto questo sistema di gioco ha generarato parecchia confusione, ma ha ottenuto lo scopo di convincere in moltissimi del raggiungimento del proprio traguardo.
Moltissimi si, ma non tutti. Gli scontenti sono stati proprio i sim-drivers, tutti quei giocatori abituati a vere simulazioni che si aspettavano di vedere in GT5 un ulteriore passo avanti nella loro categoria.


GT5 è e rimane un ottimo gioco (nel vero senso della parola), solo mi sento in dovere di avvisare tutti coloro che si aspettano qualcosa di più, dato che rischiano di resatare molto delusi.


A questa classe di giocatori non resta che aspettare titoli come GTR3 o RFACTOR2 e nel frattempo continuare i propri giri di pista nei migliori simulatori di sempre.
Per dovere di cronaca ne cito solo alcuni:

IRacing

GTR2
RFactor
GTLegends
Race On
Richard Burns Rally




NOTA: Per non scontentare nessun, vorrei inserire altri titoli che rientrano nella stessa categoria di GT5 (tutti con un discreto livello di realismo, ma comunque appartenenti alla categoria ARCADE) 



Need for Speed Shift 1/2
Test Drive Unlimited 1/2
Forza Motorsport 3
DiRT 2/3
F1 2011
Race Drive Grid

Nessun commento:

Posta un commento