giovedì 28 febbraio 2013

[recensione] Real Racing 3: la prova di Digital World

Dopo anticipazioni roboanti e un periodo di attesa tutto sommato non lunghissimo, eccoci infine al cospetto di questo titolo: sarà all'altezza delle aspettative create?

Per provarlo, ci siamo affidati a due prodotti ben differenziati: un semplice iPhone4 da una parte ed un Asus Transformer Prime dall'altro. A breve lo proveremo anche su iPhone5 e su LG Nexus 4.
Non abbiamo notato grosse differenze fra le due versione, cosa che evidenzia da subito la mancata ottimizzazione all'ottimo Tegra3 di Nvidia; speriamo in una successiva patch. Veniamo ora ai diversi aspetti del gioco, iniziando da quello che forse è un pò il cavallo di battaglia del titolo, ovvero:



GRAFICA
Anche se versione sul banco di prova non è la high-end, probabilmente al momento disponibile solo per iPhone5, si nota da subito un certo miglioramento rispetto al pur ottimo Real Racing 2. Sia su iPhone4 che su Transformer Prime la fluidità è ottima, così come il senso di velocità. Le macchine sono rese splendidamente, con un elevato poly-count e appariscenti effetti di cromature e riflessi sulle carrozzerie. Discreti anche gli effetti di luce e le rifrazioni solari.
A proposito di Aliasing
La versione iPhone4 sacrifica solo qualche effetto di rifrazione, come si nota dai cerchi dell'auto

Mancano un pò effetti di contorno ai quali recenti produzioni (prevalentemente per console mainstream) ci hanno abituato, come sfocature (blur) e luminosità ambientale (non dico HDR, ma quantomeno il Bloom). se questo è comprensibile su un datato iPhone4, lo è molto di meno su di un dispositivo Tegra3, dove è anche presente un certo di livello di Aliasing (complice anche lo schermo di maggiori dimensioni che evidenzia il problema). Nulla di grave,in ogni caso, visto che la presentazione del titolo è di alto livello. Va precisato che, malgrado quanto dichiarato da produttori stessi e da alcuni blogger, siamo davvero lontani dalla qualità console.
Vedremo come se la cava su iPhone5



SONORO
Non c'è molto da dire in questo caso. Il suono del motore è reso discretamente. Le musiche, pur essendo un pò anonime, sono adatte al loro scopo e piacevoli da ascoltare. Gli effetti sonori si limitano al fischio delle gomme quando si perde aderenza e a rumori vari (sempre uguali, purtroppo), quando di collide con altre macchine o con ostacoli a bordo pista.



GAMEPLAY
Inizio subito col dire che malgrado il titolo, siamo di nuovo di fronte ad un Arcade. Abbiamo testato il gioco disattivando tutti gli ausili, ma il motore fisico del gioco è molto approssimativo. Capita spesso di frenare in curva senza che questo modifichi in alcun modo l'assetto del veicolo.

E' totalmente assente la gestione del peso della macchina, quindi frenare prima di entrare curva non ha importanza. Ai fini della stabilità della macchina, l'unico parametro che viene preso in considerazione è la velocità del veicolo: se si va oltre una certa soglia, scatta la sbandata, come se si attivasse un trigger; viceversa, stando sotto quella soglia si può andare a zigzag senza perdere il controllo del veicolo. Non esiste, poi, la possibilità di usare il cambio manuale. Direi che per chi mastica un po di simracer, questo già è sufficiente per farsi un'idea. Come Arcade resta divertente e piacevole, non fosse per il problema delle in-app purchase, delle quali parleremo dopo. 
Per quanto riguarda gli avversari, risultano essere aggressivi in quanto cercano molto il contatto (in alcuni casi sembra si lancino con violenza contro di noi), tuttavia, una volta raggiunta la prima posizione, distaccarli risulta sin troppo semplice.



LONGEVITA'
Il menu di accesso alle varie categorie
Il pacchetto include molte modalità di gioco, divise in categorie alle quali potremo partecipare vincendo quelle man mano disponibili.




Ci sono le classiche modalità torneo, dove dobbiamo piazzarci primi entro un certo numero di giri, la modalità dragster, dove si corre in linea retta e si pone l'enfasi sul cambio delle marce (l'unica occasione dove è possibile agire sul cambio), la modalità endurance, che funziona come il buon vecchio OutRun (si hanno pochi secondi a disposizione per percorrere segmenti, completati i quali viene aggiunto qualche secondo extra) e vari eventi che cambiano di settimana in settimana.  I veicoli da acquistare sono molti e tutti upgradabili per quel che concerne motore, trasmissione, freni e pneumatici.



MULTIPLAYER
Non esiste una modalità OnLine per affrontare direttamente avversari via Internet, ne è possibile farlo in Locale. Per questo titolo gli sviluppatori hanno creato un'apposita modalità denominata TSM (Time Shifted Multiplayer). Appoggiandosi al Game Center di Apple o a Facebook, il gioco genererà di volta in volta delle gare popolate da giocatori umani, che hanno precedentemente affrontato l'evento e registrato il loro tempo; a questo punto l'avatar del giocatore verrà assegnato ad un veicolo virtuale, guidato da un'IA che ne dovrebbe emulare il comportamento. Questo sistema in realtà non ci ha convinto molto; i nostri avversari, sempre e comunque computerizzati, seguono tattiche sempre uguali, non dissimili alle IA di altri giochi di guida. Al di la di come affronteremo la gara e di come si comporteranno le IA avversarie, nel computo finale verranno presi in considerazione i risultati reali dell'avversario umano. Si può dire che per quanto FireMonkey abbia tentato di rendere l'esperienza più 'social' possibile, in realtà saremo sempre soli a gareggiare contro il computer

Fin qui sembra che le cose non vadano male e il titolo sembra più soddisfacente.
Purtroppo non è così e vediamo il perché



IL MODELLO FREEMIUM
Presto odierete questa schermata
Lo possiamo dire sin da subito, senza girarci attorno: al di la di quanto di buono questo titolo possa offrire, il tutto viene drasticamente rovinato dal modello commerciale adottato, l'infausto Freemium.

Come di consueto per questo genere, il client di gioco viene offerto gratuitamente. Giocare col gioco a certi livelli, tuttavia, risulta essere estremamente dispendioso. 




Ogni volta che gareggiamo, la nostra auto è soggetta all'usura di diversi componenti (Olio, Motore, Freni, Sospensione, Pneumatici). Diciamo che mediamente, dopo 4 o 5 giri, si deve necessariamente intervenire per riparare il tutto. La cosa triste è che ciascun componente richiede, oltre che R$ (la valuta guadagnabile in game), un certo tempo per la riparazione. Ogni componente che va riparato viene aggiunta ad un coda di lavoro, sommando quindi il tempo necessario per la riparazione. Con la macchina iniziale, la riparazione completa richiede ben 45 minuti, mentre fare i 4 o 5 giri non richiede più di un quarto d'ora (e ci teniamo anche larghi). L'unico modo per accelerare questi tediosi passaggi, è il pagamento di 8 monete d'oro (acquistabili con soldi reali, o molto più lentamente avanzando di livello). L'acquisto di monete d'oro, si sull'Appstore, sia sul Google play store, parte da 1,79€
Per la gioia di Equitalia
Se ci si fanno due conti, giocare un'oretta piena non è proprio abbordabile. A peggiorare il tutto c'è il fatto che i costi in tempo per macchine più potenti aumentano esponenzialmente e purtroppo non finisce qui.
Rispetto al precedente, si nota che la valuta di gioco, i già citati R$, è molto più centellinata, ovvero si guadagna molto meno per ogni evento completato con successo; durante la gara, poi, gli urti e l'andare fuori strada, causeranno danni meccanici e alla carrozzeria,  che andranno di volta in volta riparati per evitare il degrado delle prestazioni, riducendo ancora il nostro capitale di R$. Come guadagnare R$ senza spendere quantità di tempo immense? Semplice, sempre dal negozio! Questa volta, con i soliti 1,70€ ci si aggiudica il taglio minimo, corrispondente a 50.000 R$ (che fra riparazioni e upgrade, vanno via in un soffio).


Una riverniciatura all'auto? Basta una buona carta di credito!
La stessa aggressività degli avversari (che oltre a venirci addosso faranno di tutto per mandarci contro i muretti) è evidentemente parte dell'economia di gioco (in tutti i sensi!)




Cerchioni nuovi in pronta consegna? Sempre la solita carta di credito
In conclusione ci troviamo di fronte ad un titolo la cui appetibilità è un pò lo specchietto delle allodole per spillare quanti più soldi possibili dal povero giocatore, che nel caso tenti di non spendere un euro, verrà frustrato da attese eterne e punizioni eccessive per i propri errori in gara (quando si dice, pagare un errore a caro prezzo!)

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